
Home » Epoche » Età romana »
Oggi ti porterò a fare un giro tra i resti delle mura romane di Torino.
Nel primo articolo sulla Torino romana ho descritto Iulia Augusta Taurinorum dal punto di vista urbanistico: una città dalla pianta quadrangolare, con una cinta muraria scandita da torri angolari, torri di cortina e porte d’ingresso.
Purtroppo, ciò che si è conservato di questa imponente struttura riguarda solo parte del lato settentrionale e di quello orientale. Finora infatti non sono emerse testimonianze archeologiche dei restanti lati.
Le mura romane
Una parte delle mura del lato settentrionale sopravvive in elevato (ovvero è visibile a cielo aperto) a fianco della Porta Palatina;
poco più in là, nella vicina via Egidi;
e all’esterno del Museo di Antichità, vicino alla zona del teatro romano.
Si possono trovare anche alcuni tratti interrati di mura:
- in Piazza Castello, tra Palazzo Madama e Palazzo Reale, dove una parte della cinta orientale oggi non è più visibile perché è stata ricoperta dalla pavimentazione della piazza.
- Nelle sale sotterranee del Museo Egizio, in cui un tratto di mura orientali è aperto al pubblico perchè rientra nel percorso di visita del museo.
- Nel parcheggio di piazza Emanuele Filiberto, dove sono venute alla luce alcune parti delle mura del lato settentrionale.
Le torri romane
Per quanto riguarda le torri angolari sono visibili le fondamenta della torre nord-occidentale, nei pressi del Santuario della Consolata.
Parlando invece delle torri di cortina, sono giunte fino a noi:
- la base ottagonale di una torre del lato settentrionale, all’esterno del Museo di Antichità;
- parte della seconda torre dall’angolo nord-occidentale in via Sant’Agostino, all’interno del parcheggio di piazza Emanuele Filiberto.
Appartenenti, invece, al lato orientale sono stati scoperti:
- il basamento della seconda torre a partire dell’angolo sud-orientale, nel parcheggio sotterraneo tra via Eleonora Duse e via Principe Amedeo;
- e i resti di un’altra torre, nei sotterranei della Biblioteca Reale e dell’Armeria Reale, a partire dal 1892.
Le porte d’ingresso alla città romana
Oggi rimane in parte conservata solo la Porta Principalis Dextera, più conosciuta con il nome di Porta Palatina.
Si tratta della porta del lato settentrionale, allo sbocco del cardo massimo.
Nel prossimo articolo ne parlerò in maniera esauriente.
Cartine illustrative della cinta muraria romana
A questo punto, vorrei mostrarti queste piantine (che ho elaborato a partire da un disegno del Gruppo Archeologico Torinese), così da farti un’idea più concreta di quanto sia giunto fino ai giorni nostri.
Come puoi notare, i resti archeologici sono pochi ma preziosi.
Infatti, grazie ad essi è stato possibile ottenere informazioni più precise sulla datazione, sulla tecnica costruttiva impiegata e sulla valenza pratica e simbolica dell’intero impianto.
Oltre a ciò, vorrei sottolineare l’eccezionalità di questa eredità.
Pensa infatti a quanti secoli sono trascorsi, ma soprattutto a quanti cambiamenti urbanistici hanno segnato il volto di questa città. Eppure, possiamo ancora vedere e toccare con mano queste tracce del passato.
Considerando, poi, la casualità di molti di questi ritrovamenti, ad esempio durante i lavori per la costruzione di un nuovo parcheggio, chissà quante altre vestigia del passato stanno aspettando solo di essere riportate alla luce, dopo secoli passati nei sotterranei di questa città!
Personalmente, non vedo l’ora che ciò accada per avere una visione di quest’epoca ancora più chiara.
Fonti
Un’ultima cosa prima di congedarmi: vorrei precisare che alcune delle fotografie delle mura e delle torri di questo articolo arrivano dal sito di Museo Torino, una fonte imprescindibile di contenuti testuali e fotografici.
Inoltre vi consiglio un video molto interessante pubblicato sul canale youtube di ArcheoGAT – Gruppo Archeologico Torinese che approfondisce ulteriormente quanto vi ho raccontato finora.
Detto questo, spero che l’articolo sia stato interessante tanto da invogliarti a fare un giro per Torino, alla ricerca delle testimonianze della storia più antica della città. Fammi poi sapere le tue impressioni.
Tenete presente che questo post fa parte di una rubrica più ampia riguardante l’affascinante epoca romana di Torino. Che dici, allora, di iscriverti alla newsletter? Così sarai certo di non perderti nessun articolo.
Naturalmente, se ti fa piacere, puoi anche condividere il post sui tuoi canali social. Magari convinci qualche amico ad accompagnarti in questa gita a ritroso nel tempo.
Arrivederci alla prossima… cioè al prossimo post che riguarderà la Porta Palatina!
Leggi anche
- La rete fognaria di Iulia Augusta Taurinorum
- L’acquedotto di Iulia Augusta Taurinorum
- Le strade di Iulia Augusta Taurinorum
- L’anfiteatro di Iulia Augusta Taurinorum
- Il teatro di Iulia Augusta Taurinorum
- Il foro di Iulia Augusta Taurinorum
- Gli edifici e le infrastrutture di Iulia Augusta Taurinorum
- Le altre porte di Iulia Augusta Taurinorum
Sarebbe interessante sovrapporre alla cartina che ricostruisce la Torino romana quella della città odierna, così tanto per immaginare dove possano trovarsi altri resti antichi, come le altre porte e torri. Comunque complimenti per gli articoli, molto interessanti.
Ciao Alberto,
innanzitutto grazie mille per i complimenti.
Riguardo la tua richiesta ti segnalo l’ottima cartina archeologica, curata dal Gruppo Archeologico Torinese. Sono sicura che grazie ad essa ti farai un’idea molto più precisa sulla collocazione di quanto si conserva della Torino romana e della Torino medievale in città.
Altrimenti puoi anche consultare la scheda del perimetro della città romana presente su Museo Torino che segnala i principali riferimenti archeologici a partire da una cartina di Google Maps.
Continua a seguirmi. Nei prossimi post approfondirò molti altri aspetti della Torina romana! A presto!
È un articolo davvero interessante. È proprio vero che sotto Torino c’è un’ altra città.
Ciao Ellida! Hai proprio ragione! E chissà quante altre testimonianze del passato aspettano solo di essere scoperte! Al prossimo articolo!