
Oggi vi parlo della mostre dell’autunno 2020 ai Musei Reali di Torino.
Come al solito, un’offerta molto ricca che comprende:
- la mostra fotografica Capa in color;
- il percorso carovaniero Incēnsum;
- Martha Cooper e la street art di Toward 2030;
- il progetto di Land Art dell’artista Saype, intitolato Beyond Walls;
- La fortuna di Raffaello nelle collezioni dei Musei Reali.
Capa in color
Fino al 31 gennaio 2020

Per la prima volta in Italia, nelle sale di Palazzo Chiablese potremo ammirare oltre 150 scatti a colori di Robert Capa.
Sì, sto parlando dello straordinario fotografo, famoso in tutto il mondo per i suoi emozionanti reportage di guerra, dalla guerra civile spagnola al conflitto sino-giapponese del 1938; dalla seconda guerra mondiale alla prima guerra d’Indocina del 1954.
Ma questa mostra è diversa dalle altre perché ci svela un lato inedito del maestro della fotografia in bianco e nero, ovvero il suo lavoro con le pellicole a colori dal 1941 fino alla sua morte nel 1954.
I colori di Capa
Eh sì, Robert Capa ha scattato anche a colori! Eppure la maggior parte di queste fotografie non è mai stata stampata, e così con il tempo questa produzione non è stata valorizzata a dovere.
C’è da precisare che fino al termine della seconda guerra mondiale, i celebri reportage di Capa sono in bianco e nero e che sono poche le immagini a colori, come quelle riservate alle truppe americane e ai soldati francesi in Tunisia, nel 1943.
È nel secondo dopoguerra che Capa abbraccia definitivamente il colore, soprattutto per fotografie destinate a riviste, come le americane Holiday e Ladies’Home Journal, l’inglese Illustrated e l’italiana Epoca.
Il colore è perfetto per il suo ritratto glamour dell’alta società, dalle stazioni sciistiche delle Alpi alle affascinanti spiagge francesi; dalle fotografie di moda ai set cinematografici con attori del calibro di Ingrid Bergman, Orson Welles e John Huston.
Del resto la guerra è finita, il pubblico mostra nuove sensibilità e desideri, e Capa capisce subito che il colore non può che prendere il sopravvento.
INCĒNSUM
Fino al 10 gennaio 2021

Il Museo di Antichità di Torino ospita “Incēnsum”, una mostra promossa e sostenuta dall’Associazione Per Fumum, ormai da tre anni il punto di riferimento per la promozione della cultura dell’olfatto.
Ci aspettano una selezione di reperti e oggetti dall’antica Mesopotamia fino all’Estremo Oriente per scoprire l’affascinante Via dell’Incenso.
Immaginate un percorso carovaniero di migliaia di chilometri, a partire dalla Penisola Arabica, attraverso deserti e montagne fino al Mediterraneo, che nel corso dei secoli ha permesso il commercio e la diffusione delle essenze profumate provenienti dall’Estremo Oriente.
Essenze dall’Oman
Tra questi effluvi, protagonista assoluto della mostra è il franchincenso, soprannominato anche “lacrime degli Dei”. Si tratta di una resina aromatica utilizzata nell’incenso e nei profumi ed originaria del Sultanato dell’Oman.
E pensate che l’Oman vanta anche un’altra produzione preziosa, quella dell’Attar o Acqua di rose che si ricava dalla distillazione dei petali della rosa di Damasco.
“Il profumo suscita in noi, da sempre, evocazioni e memorie, difficili da descrivere, impossibili da dimenticare e dunque la mostra è punteggiata da esperienze olfattive dirette, quasi a contatto con gli oggetti che un tempo quel profumo conservavano ed emanavano”.
Come non essere d’accordo con Silvana Cincotti, la curatrice della mostra.
Profumo. 30 anni di emozioni
Segnatevi anche che dal 6 all’ 8 novembre l’esposizione al Museo di Antichità si arricchirà della partecipazione della mostra fotografica-olfattiva itinerante “Profumo. 30 anni di emozioni”, organizzata dall’Accademia del Profumo che quest’anno celebra 30 anni.
In quei giorni autunnali di novembre, le fotografie di Antonella Pizzamiglio ci faranno fare un viaggio multisensoriale nel mondo lussureggiante delle flagranze.
TOWARD 2031
Fino al 17 gennaio 2021
L’esposizione ci presenta gli scatti della famosa Martha Cooper, che documentano i murales realizzati in giro per Torino a sostegno del progetto “TOward 2030. What are you doing?”, ideato da Lavazza e dalla Città di Torino.
In pratica, sono stati coinvolti 18 street writers di fama internazionale per realizzare 18 opere, ispirate ai 17 goal di sviluppo sostenibile elaborati dall’ONU per il 2030, più il Goal Zero, promosso da Lavazza, con lo scopo di diffondere questi obiettivi in maniera più capillare.
Museo del futuro
Con questa mostra i Musei Reali di Torino dimostrano ancora una volta quanto sia poliedrico il ruolo dei musei ai giorni nostri.
Non solo tempio di capolavori del passato, ma anche parte attiva nella sensibilizzazione verso un futuro migliore, tramite forme artistiche più moderne, non necessariamente ospitate in una sala museale.
Beyond Walls. Torino 2020
Per quanto riguarda la mostra collegata al progetto di Land Art dell’artista Saype, continuate a leggere l’articolo intitolato Beyond Walls.
La fortuna di Raffaello nelle collezioni dei Musei Reali
Dal 30 ottobre 2020
In occasione dei 500 anni dalla scomparsa di Raffaello, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo ha deciso di organizzare una mostra dedicata alla fortuna di Raffaello in Piemonte nelle sale della Galleria Sabauda dei Musei Reali di Torino.
Questa è solo una piccola anticipazione, ma vi prometto che molto presto ve ne parlerò in un articolo specifico, pieno di dettagli e approfondimenti.
Le mostre dell’autunno 2020 ai Musei Reali di Torino sono per tutti i gusti, come è giusto che sia per un polo museale che si sta ritagliando un ruolo sempre più interessante nel panorama di Torino e di tutta Italia.
Ma le nuove mostre di Torino non terminano mica qui.
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Arrivederci alla prossima mostra.
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